Oggi è San Valentino, fai gli auguri donne

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Omaggiare una donna con una frase sentita e d’effetto è importante; una piccola emozione resa ancor più efficace quando presenta un vero coinvolgimento affettivo, sentimentale, non solo nella giornata di S. Valentino ma 365 giorni all’anno: ogni giorno trascorso merita un momento a se nella piena, antica e sempre valida, constatazione che il qui è ora, il presente, il momento colto tra le righe di una frase scritta nel quale i sentimenti esaltano l’anima.

Una frase d’amore? Efficace quanto più sentita e personale, ancor più quando non riportata o scritta su un foglietto preconfezionato, ma recitata a voce, guardando negli occhi la persona cui è rivolta, con voce ferma, anche se un leggero tentennamento emotivo è e rimane sempre il segno di un’inquietudine positiva, una timidezza che rivela una profonda gentilezza.

Non temete il vostro tono di voce, il tremolio delle gambe nel momento in cui enunciate una frase romantica, sarà ancora più apprezzata perché denota il vero sentimento, profondo e partecipato.

Anche la frase scritta ha il suo valore intrinseco, anche più elevato se personalmente scritta, con fare quasi adolescenziale: non esiste un’età per porgere una lettera nella quale un piccolo assieme di parole diviene il frutto di una poesia sentita, un ringraziamento elegiaco, una prosa rubata nel profondo del cuore.
Basta un pezzettino di carta, anche sdrucito, ricamato con un disegno il meno banale possibile.

Insomma: in questi momenti è il vostro cuore che parla attraverso la vostra voce, fate che sia un istante rubato alla quotidianità, alla routine nella quale vi perdete così come perdete il senso poetico della parola.
Ma una donna si può omaggiare anche in altre circostanze, contingenze diverse perchè diverso e sfaccettato è quel caleidoscopio che è l’animo femminile.
Merita una frase la nostra mamma, un’amica cui dobbiamo magari confessioni e sostegni morali, una sorella che anche quando il tempo è trascorso, anche nell’età adulta, rimane sempre quella bimba cui tiravamo le trecce, nascondevamo il diario, confidavamo il tremore del primo bacio.

Situazioni che chiunque può avere provato durate il corso della sua vita.

La donna va omaggiata sempre e proprio perché donna: perché madre dei nostri figli, madre di noi, perché nel suo animo, non dimenticatelo mai, si cela l’essenza della magia della vita, della bellezza che esula dall’aspeto esteriore ma che si fortifica proprio nella sua peculiare essenza quasi divina di generatrice di vita e d’amore.

Recentemente, un giovane scrittore, Nicola Tenani, ha omaggiato le donne più povere del sud indiano attraverso una coppia di libri, “Le fate del Travancore” e “Le fate del Malabar”, ponendo l’accento sulla bellezza femminile a prescindere dalla sua appartenenza sociale, dal suo aspetto esteriore, raccontando la bellezza di donne giovani e anziane, belle perché sono donne, poetiche perché spiriti vivi che donano la vita ovunque nel mondo, un sorriso e la certezza di poter continuare a sperare dove la speranza si cela sotto le ceneri della povertà.

Tra mille frasi celebri dedicate alle donne, ve ne porgiamo alcune certi che ne apprezzerete l’alta poesia contenuta.

La prima è del poeta indiano Tagore:

“È sera, ed è tempo che i fiori chiudano le loro corolle. Lascia che mi sieda al tuo fianco e comanda alle mie labbra di fare ciò che si può fare in silenzio nella debole luce delle stelle”.

Poi Charles Simmons:

“Le donne comuni stanno vicino a riva, le donne eccezionali nuotano al largo.”

L’immortale Oscar Wilde:

“Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore”.

Dolcemente poetica, in conclusione, una frase di Denis Diderot:

“Quando si scrive delle donne, bisogna intingere la penna nell’arcobaleno”.

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